SMART Generation al via il gruppo di lavoro
Entra nel vivo “SMART Generation”, il progetto del Centro Ferrari per favorire un uso consapevole dello smartphone, cofinanziato dal Programma europeo Erasmus+. A Modena la costituzione del primo gruppo di lavoro con insegnanti, educatori, animatori digitali e media educator
Con la costituzione del gruppo di lavoro entra nel vivo SMART Generation, il progetto del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena che vede la partecipazione di partner di 5 paesi europei: Italia, Belgio, Spagna, Lettonia e Romania. Il progetto “SMART Generation - Smartphone potential and educational resources” finanziato nell’ambito del Programma europeo Erasmus+ dall’Agenzia Nazionale Giovani vuole mettere a punto un modello educativo innovativo in grado di favorire un uso consapevole dello smartphone, delle sue potenzialità e dei suoi rischi, e di aprire un dibattito pubblico sul ruolo delle tecnologie digitali nei processi di costruzione della qualità delle relazioni sociali tra i giovani e tra le generazioni. Destinatari diretti del progetto sono classi e gruppi non formali di giovani di età 12-17 anni nonché insegnanti, educatori e animatori.
Il progetto prevede l'analisi del fabbisogno formativo dei giovani e degli insegnanti/educatori riguardo allo smartphone, la progettazione di un percorso formativo sull'uso consapevole e critico dello smartphone, la sperimentazione del percorso pilota attraverso laboratori di Media Education nelle scuole e negli ambienti extra-scolastici, la valutazione socio-terapeutica del modello pedagogico, la produzione di policy recommendations sull'uso dello smartphone, la realizzazione di una piattaforma e-learning opensource.
Al fine di realizzare queste attività il progetto prevede la costituzione di un gruppo di lavoro nazionale composto da insegnanti, educatori, animatori digitali e media educator che avrà il compito di condividere le riflessioni che emergeranno durante il corso dell'intera attività e di contribuire allo sviluppo e alla diffusione dei risultati.
«Il Centro Ferrari sta cercando di rispondere a un'esigenza reale: quella di fare in modo che le nuove tecnologie e in particolare lo smartphone diventino una possibilità educativa – ha spiegato il presidente del Centro Ferrari, Paolo Tomassone –. Per questo è necessario un lavoro che raccolga esperienze educative diverse, ma che tenga anche conto di quello che già si sta realizzando nella nostra provincia di Modena con l'intento di arrivare a costruire nuove metodologie didattiche e formative. Nel primo incontro, tenutosi giovedì a Modena, abbiamo registrato interesse per il progetto e le sue finalità, segno che l'uso consapevole delle nuove tecnologie è un campo di studio che gli educatori intendono approfondire».